venerdì 16 febbraio 2007

INIZIATIVA SUI CONTROLLATI CONTROLLORI

Può il controllore (il consigliere comunale) esercitare la sua funzione di controllo sul controllato (il consigliere di amministrazione) se le due figure coincidono?

Da quanto avviene nella nostra amministrazione sembrerebbe di si, visto che numerosi consiglieri comunali hanno incarichi anche in enti partecipati o controllati dal comune.

Insieme per Prato ha quindi deciso di dare il via ad una iniziativa per modificare i criteri di nomina negli enti controllati e partecipati dal comune.

La lista civica ha iniziato a raccogliere le firme su una petizione, come previsto dal regolamento comunale, per chiedere al consiglio comunale di modificare il regolamento sulle nomine dei rappresentanti dell'amministrazione negli enti.

La modifica è volta a sancire l'incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e altri incarichi nei consigli di amministrazione di società come consiagas, asel, publies, gida, etc. per evitare l'anomalia che alcuni consiglieri si trovino a svolgere sia il ruolo di controllati sia quello di controllori.

Ad oggi, da quanto ci risulta dai siti web del comune e delle aziende, i consiglieri che hanno altri incarichi sono:

  • Bartolotti Luciano - DS - membro segreteria DS e Presidente della commissione cultura - GIDA
  • Cardillo - Capogruppo DS - Presidente Metastasio
  • Caregnato Fabio - DS - Vicepresidente Consorzio Bonifica Ombrone
  • Donzella Aurelio - IDV - consiglio Consorizio Bonifica Ombrone
  • Esposito Giuseppe - DS - CdA Consiagas
  • Falcone Antonio - DS - Vicepresidente Asel
  • Lascialfari Sandro - DS - consigliere Asel
  • Roti Luca - Capogruppo Margherita - Cda Politeama e Presidente Publies
  • Luchetti Giovanni - Collegio revisori supplente GIDA
Insieme per Prato invita tutti i cittadini che vogliono impegnarsi per il successo dell'iniziativa a contattare il presidente dell'associazione Davide Bacarella al 340 73 76 529.

Il modulo per la petizione è scaricabile in formato pdf cliccando qui

FERRARA: DEGENERAZIONE "PARTITOCRATICA"

In attesa delle dimissioni dell'assessore Ferrara che tardano ad arrivare, mi preme fare un rilievo non tanto sul merito della vicenda ma sul metodo con il quale è stata affrontata dalla politica cittadina.

Non troppi anni fa si utilizzava con frequenza il termine ''partitocrazia'' per definire la prepotenza dei partiti sulle istituzioni, una degenerazione del sistema politico nel quale il potere reale si accentrava nelle segreterie di partito a scapito delle sedi istituzionali.

Direi che il modo in cui è stata trattata la questione è da ascriversi a questa degenerazione.

Prima le consultazioni fra le dirigenze di centrosinistra esternamente alla giunta, poi le telefonate fra sindaco e la segretaria dell'on. Di Pietro, adesso apprendiamo dalla stampa la designazione del futuro assessore da parte dell'Italia dei Lavori, le decisioni vengono prese non nelle sedi deputate ma nelle stanze di partito o nei tinelli di casa.

Il sindaco Romagnoli ha rinunciato così al proprio ruolo istituzionale rimettendo le proprie prerogative alle segreterie di partito, svilendo la sua funzione a semplice mediatore tra fazioni partitiche.